Veronica Fonzo, Buenos Aires, Argentina, 1972.

Nella materia scultorea ha immesso fin dall’inizio la voce della sua terra lontana. Appena diplomata all’Accademia di Belle Arti ha lavorato presso maestri importanti in Argentina e subito dopo in Italia, dove si trasferì a Pietrasanta per apprendere le tecniche di lavorazione del marmo, del gesso, della resina, del bronzo.

Ha partecipato ad esposizioni e simposi sia in Italia che all’estero, distinguendosi per la sobrietà delle forme e la freschezza delle esecuzioni. Ogni materia ha il suo spirito nascosto che si lascia afferrare solo da chi lo sappia dominare, e Veronica si e mostrata subito versatile e disinvolta nell’approccio personale con cui l’artista ricerca e trova uno stile idoneo al proprio immaginario e alla propria emotività.

Il mondo di Veronica è popolato di echi e risonanze nostalgiche, dove l’infanzia non è metafora ma strumento poetico, riflessivo e contemplativo.

Veronica Fonzo, Buenos Aires, Argentina, 1972.

In the sculptural material she has introduced from the beginning the voice of her distant land. Just graduated from the Academy of Fine Arts, she worked for important masters in Argentina and immediately after in Italy, where she moved to Pietrasanta to learn the techniques of working marble, plaster, resin and bronze.

She has participated in exhibitions and symposia both in Italy and abroad, distinguishing herself for the sobriety of the forms and the freshness of the designs. Each material has its hidden spirit that can be grasped only by those who know how to dominate it, and Veronica immediately showed herself to be versatile and self-confident in the personal approach with which the artist searches and finds a style suited to her imagination and her own emotion.

Veronica’s world is populated by nostalgic echoes and resonances, where childhood is not a metaphor but a poetic, reflective and contemplative instrument.